INTERVALLI
Il progetto di reinterpretazione dell’intervallo RAI è nato nel 1988.
L’idea era quella di realizzare dei microdocumentari videoartistici che giocassero con lo stereotipo del classico intervallo televisivo, fino allora costituito da caricatori di diapositive inviate alla RAI dalle varie pro-loco, raffiguranti le ‘belle vedute’ d’Italia.
Dal punto di vista del linguaggio, abbiamo sostituito le cartoline con delle immagini fisse (una sorta di ‘fotografie animate’) in b/n con qualche particolare ricolorato in senso ‘pop’: le scene erano riprese con un fish-eye, il b/n era fortemente contrastato, il cielo era scurito dai filtri.
I luoghi descritti erano scelti per la loro contraddittorietà sociale e architettonica.
Le didascalie continuavano ad essere freddamente descrittive, ma in qualche caso diventavano commento ‘acido’ all’immagine.
Le musiche erano un arrangiamento del vecchio e famoso motivo d’arpa che accompagnava l’intervallo classico.
La prima serie di INTERVALLI ITALIANI, commissionata da RAITRE nel 1989 dopo un pilota su Torino, comprendeva appunto Torino, Rimini d’inverno, l’hinterland milanese, Orgosolo, il Belice, Venezia, Palermo, Pozzuoli, Trieste e Genova, per un totale di 10 film.
Visto il buon successo del progetto (la rete utilizzava massicciamente i nuovi intervalli, che risultavano spiazzanti sia per la dilatazione del tempo che per l’assenza totale di parole), nel 1992 è stata realizzata una nuova serie di 10 INTERVALLI EUROPEI: oltre alle immagini delle città, i film erano costituiti anche da ritratti di persone davanti agli edifici e le musiche erano mixate con l’audio reale.
La serie europea comprendeva Berlino, la Ruhr, i Paesi Baschi, Mosca, Istanbul, Praga, Barcellona, Belfast, Liverpool e Lourdes: quest’ultimo film era composto solo da ritratti di pellegrini alternati a souvenir grotteschi.
E’ stato inoltre realizzato un ‘Intervallo Olimpico’ sulle Olimpiadi di Barcellona.
Nel corso del tempo gli INTERVALLI sono stati presentati in molti festival e rassegne italiane e internazionali: fra le altre la Triennale di Milano, il Festival di Cinema Indipendente Italiano a Berlino, il festival TaorminaVideoarte, il Prix Italia; più recentemente hanno fatto parte di una selezione dei migliori ‘corti’ italiani degli ultimi 20 anni in rassegna a Pechino e Canton.
INTERVALLI italiani / 1989
Serie di cortometraggi su 10 luoghi italiani: Torino, Genova, Hinterland di Milano, Trieste, Venezia, Belice, Palermo, Pozzuoli, Rimini, Orgosolo.
|
|
|
|
INTERVALLI europei / 1992
Serie di cortometraggi su 10 luoghi europei: Barcellona, Ruhr, Lourdes, il Muro di Berlino, Paesi Baschi, Mosca, Istanbul, Belfast, Liverpool, Praga.
|
|